È uscito in tutte le librerie della Calabria, proprio nella settimana delle vacanze natalizie, il bel volume dell’architetto Sabrina Albanese: “Memorie di Soreto”.
Protagonista di questo libro è l’antico complesso conventuale di Soreto, una località abbandonata vicino Vibo Valentia, dopo oltre 600 anni dalla costruzione la memoria della chiesa e del convento prendono vita e forma attraverso una ricostruzione storico narrativa e tridimensionale.
Come si racconta nella prefazione, sembra quasi di vederla Sabrina quando da bambina giocava nel campo di margherite che circondavano le vecchie mura del convento di Soreto, così come sembra di vederla di nuovo oggi, architetto e autrice del libro, piegata sulle carte nello sforzo di ricostruire la storia e il valore di un luogo ormai dimenticato da tutti .
Questo libro è la storia di una passione ma anche di un’ardua impresa di ricostruzione, che vuol far comprendere l’importanza della memoria, sia per l’epoca passata che presente, ed anche la ricostruzione da un punto di vista architettonico, sociale, culturale, economico e certamente simbolico e identitario.
Gli eventi narrati ripercorrono le fasi della storia appartenenti al periodo del ‘400, dalla situazione generale europea fino a quella di dettaglio calabrese; la nascita e lo sviluppo del borgo di Soreto, il mistero che lo accompagna, le sue storie di lotte al predominio tra le varie dinastie, le forme di economia locale dell’epoca, il tramonto definitivo e l’abbandono del territorio in seguito agli eventi sismici, nel ‘700; il motivo della realizzazione del convento e le sue vicissitudini tra i vari Ordini dei Frati, in particolare la “maledizione” del Frate Zumpano degli Agostiniani Scalzi e la sua profezia.
Si narra la vicenda di due uomini fondamentali coinvolti nelle Memorie e in Soreto: un santo, un uomo e un politico imperterrito in onore del quale è stato costruito il complesso conventuale. Stiamo parlando di San Francesco di Paola e il suo lungo percorso dalla Calabria alla Francia.
Aneddoti, miracoli e imprese svolte, il tutto arricchito dalle fotografie delle creazioni con materiali da riciclo di un giovanissimo artista calabrese contemporaneo. E poi c’è Francesco Tonzo, cittadino di Dinami che negli anni ’70 del ‘900 ha avviato un’impresa titanica, sotto il profilo umano, tecnico, operativo ed economico, per restituire un po’ di dignità a Soreto e ai resti del convento.
Il libro si prefigge di catturare l’attenzione dei cittadini e istituzioni, il ricavato delle vendita sarà investito nella tutela e valorizzazione dei resti, attirando enti pubblici e privati dalla sovrintendenza al FAI.
“Sono certa che ognuno di noi abbia il proprio luogo del cuore. Quel luogo “magico”, carico di ricordi, emozioni, sentimenti, che ci trasmette energia, positività, entusiasmo, protezione. Quel luogo al quale, se sei distante, pensi con nostalgia e non vedi l’ora di ritornarci; se sei vicino non ti stanchi mai di recarti.
Quel luogo in cui hai trascorso momenti importanti, magari con persone speciali.
Soreto, località in provincia di Dinami (VV) in Calabria, è un luogo carico di mistero, fascino, intrighi, arte e storia. I resti del complesso conventuale, “i mura i Suritu”, rappresentano le Memorie di una splendida e imponente architettura; di un passato fiorente a cui la cittadina di Soreto ha appartenuto; di un Santo e un uomo straordinario, San Francesco di Paola; dell’infanzia di mio padre grazie al quale ho imparato ad amare questo posto; e le mie, le mie memorie d’infanzia.
Frutto di anni di ricerca e di rilievi e ricognizioni in sito, è la mia ricostruzione virtuale bidimensionale e tridimensionale della chiesa con annesso convento: le mura di Soreto.
All’interno del libro vi è un ricco rilievo fotografico che mette in luce la bellezza dei resti, gli angoli più nascosti e impervi da raggiungere, i dettagli architettonici e la vastità nel loro complesso.
Soreto è un sito archeologico davvero affascinante. Versa in stato di abbandono e merita di essere tutelato, valorizzato e ricompreso all’interno del patrimonio culturale della nostra bella Calabria e Italia: l’intero ricavato dai miei diritti d’autore, li investirò per tale obiettivo.”
Arch. Sabrina Albanese